SOLO


L'altra sera sono andata a vedere lo spettacolo di Arturo Brachetti "SOLO"
Ho notato subito che c'era qualcosa di diverso, 
ma fino a metà spettacolo non ho capito di cosa si trattasse.

Spesso gli artisti sembrano stare sul palco per il pubblico, 
fingono una parte per intrattenere, si percepisce la finzione, la recita.

Ieri è stato differente
Lui non era su quel palco per intrattenere noi, 
Non stava fingendo una parte, 
stava SOLO esprimendo se stesso

Lui che per definizione è l'artista che meglio riesce a travestirsi (in pochissimi istanti)
mi è sembrato così nudo, genuino, autentico.

Io sul palco non vedevo i personaggi che impersonava 
vedevo SOLO lui.
Un uomo che non ha mai smesso di credere in se stesso 
che ha fatto della sua creatività un lavoro
Un lavoro cucito su misura, come i suoi innumerevoli vestiti.

La meticolosità degli incastri è stata impressionante,
Abiti, luci, sceneggiatura, musica
una sincronia che lascia senza parole.
Sin dall'ultima poltrona del teatro si poteva percepire
lo sforzo, l'impegno, lo studio, la fatica, la passione
che deve esserci stata dietro affinché una semplice idea si trasformasse in realtà

C'è una potenza disarmante nascosta dietro tutto questo.
C'è potenza in una persona che vive esprimendo se stessa.
Lo spettacolo di ieri è stato intimo, 
uno squarcio nell'anima di qualcun altro.
Inutile dire che l'ho invidiato molto
per il coraggio di essere se stesso, di inseguire i propri sogni, anche se folli.

Molteplici abiti, 
della sabbia sparsa su un tavolo retroilluminato 
e una torcia puntata su un muro 
hanno creato la magia.
La magia di dare all'anima una possibilità per esprimersi
senza filtri, senza giudizi, 
in uno spazio neutro perché il palco era suo.
Lui non era lì per noi, 
noi eravamo li per lui.

SOLO






Commenti

  1. Che profondità di pensiero; io ero rimasta alla meraviglia dell'apparizione delle rose che avrei voluto non finissero mai !

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