L'ORA D'ARIA
L'altra sera stavo parlando con un collega e compagno di studi,
si parlava del più e del meno,
Dei fatto che a volte fosse difficile "andare avanti".
A volte nulla sembra avere un senso, ci si domanda se si sta percorrendo la strada giusta.
Se tutto questo è davvero ciò che vogliamo.
Non potremo mai avere una risposta finché non saremo arrivati,
così ho chiesto a lui uno stratagemma per rendere più amabile il viaggio.
Il succo della conversazione si potrebbe riassumere con:
Viversi al meglio la propria ora d'aria
Un po' come se fossimo dei carcerati,
abbiamo dei margini di autonomia che a volte ci illudono di essere realmente liberi,
possiamo scegliere il lavoro che ci soddisfa di più tra quelli proposti dal nostro carcere,
possiamo scegliere un tipo di alimentazione rispetto ad un altro,
possiamo leggere i libri disponibili, allenarci oppure dipingere scrivere,
insomma fare ciò che ci piace nella nostra ora d'aria.
A ogni carcerato è concessa un'ora d'aria.
Eppure alcuni non sanno che farsene, sono convinti di essere già liberi
e non sentono la necessità di un'ora extra.
Sono i classici che quando possono scendere in giardino restano in camera.
Per noi dubbiosi forse il segreto è riscoprire quell'ora che ci viene concessa.
Trovare il coraggio di sognare, di lasciare la mente libera di vagare,
di metterci in gioco cosa che spesso, nonostante vorremmo, non facciamo.
Forse il segreto è questo.
Forse è sufficiente avere la propria ora d'aria.
Una propria zona di felicità, un ritaglio di tempo,
un momento in cui ci concediamo il lusso di essere semplicemente noi.
Ora che ci penso l'anno scorso era il campo ad Abano.
La mia ora d'aria era un luogo.
Li non esisteva più la persona che dovevo essere ma rimaneva solo quella che volevo essere.
Da troppi mesi a questa parte mi manca la mia ora d'aria.
Non mi è rimasto un briciolo di spazio dove sentirmi libera.
La scrittura, che ho ripreso in mano recentemente mi ha fatto respirare di nuovo.
Voi come la sfruttate la vostra ora?
La sentite come importante?
Siete coloro che restano a ciondolare in camera con il sottofondo delle catene ai piedi
o scendete in giardino per sognare cosa possa esserci fuori?
PS in primo piano la prima bozza di stampa del mio primo romanzo
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